Caso Armstrong, un altro processo in vista
Non si spengono in riflettori su Lance Armstrong. Il più discusso e chiacchierato campione degli anni 2000 dovrà ora difendersi in un nuovo processo civile intentatogli dal governo federale degli Stati Uniti d’America, che reclama ben 100 milioni di dollari di risarcimento. Questa cifra è stata stimata quale guadagno illecito, in quanto dopato, percepito dallo sponsor US Postal dal 2000 al 2004 ed è pari a tre volte la cifra realmente percepita, che fu di 32,3 milioni di dollari.
Lo stesso Armstrong era andato a parlare con il giudice federale Christopher Cooper per ottenere la chiusura del procedimento, adducendo come tesi difensiva quella che la US Postal avrebbe guadagnato nel corso del tempo oltre 165 milioni di dollari grazie alla sua immagine, e che quindi non sarebbe stato procurato alcun danno economico. Il giudice però non ha voluto sentire ragioni, sostenendo che l’eventualità del danno procurato allo Stato debba essere decisa unicamente da una giuria.
Il procedimento si basa sulla legge riguardante la falsa testimonianza, che permette a chi intenta causa di perseguire una persona o una società per truffa ai danni del governo federale.
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